INTRODUZIONE – MEGLIO AVERE UNA DITTA INDIVIDUALE O UNA S.R.L.?

Non ti sei mai posto queste 4 domande:

  1. è meglio iniziare l’attività aziendale con una ditta individuale oppure con una S.r.l.?
  2. Se ho già una ditta individuale, mi conviene trasformarla in una S.r.l.?
  3. Mi conviene avere una di ditta individuale nel regime fiscale agevolato forfettario oppure una S.r.l. nel regime fiscale ordinario?
  4. Per abbattere le tasse legalmente, è meglio avere una ditta individuale oppure una S.r.l.? 

Bene. In questo articolo del mio blog, cercherò di darti delle risposte complete a queste 4 legittime domande considerando sia gli aspetti economici sia gli aspetti giuridici e fiscali di valutazione della convenienza tra una ditta individuale ed una S.r.l..

COME INIZIA L’ATTIVITA’ DELLA TUA AZIENDA?

Voglio farti questa domanda per darti una risposta se è meglio avere una ditta individuale o una S.r.l. : come inizi ad esercitare l’attività della tua azienda?

Ti chiedo questo perché è una cosa se tu cominci ad esercitare l’attività della tua azienda da solo come freelance.

È una cosa invece completamente diversa se tu inizi a gestire la tua azienda con dei dipendenti.

Cambia inoltre notevolmente se tu inizi a sviluppare un tuo business come artigiano oppure come professionista iscritto o meno ad albi professionali.

Ti devo dare una risposta se è meglio avere una ditta individuale o una S.r.l.: non esiste una soluzione standard o generalizzata che va bene automaticamente per tutti ed in tutti i casi.

In sostanza, bisogna distinguere caso per caso.

Ti evidenzio ora i criteri da adottare per valutare la convenienza ad esercitare l’attività imprenditoriale con la forma giuridica della ditta individuale oppure con la forma di una S.r.l. 

I criteri di valutazione sono riferiti a questi 3 aspetti:

  • aspetti economici;
  • aspetti giuridici;
  • aspetti fiscali.

Nei successivi paragrafi, ti illustrerò ciascuno di questi 3 aspetti per poterti dare con precisione una risposta alle tue 4 legittime domande che potresti porti.

 

COSTA DI PIU’ COSTITUIRE E GESTIRE UNA DITTA INDIVIDUALE O UNA S.R.L.?

Quando tu inizi una tua attività imprenditoriale, molti commercialisti ti consigliano di aprire una ditta individuale.

Lo sai perché?

Il motivo è molto semplice.

Nella fase di costituzione della tua azienda, ci sono meno costi nell’aprire una ditta individuale piuttosto che aprire una S.r.l. pluripersonale.

In sostanza, risparmi con la ditta individuale i seguenti 2 costi principali nella fase di costituzione iniziale:

  • costi di costituzione dell’atto notarile: mediamente l’importo richiesto va dai 700 a 1.200 euro;
  • versamento iniziale in denaro del capitale sociale: 25% del capitale sociale minimo pari ad euro 10.000.

Per quanto riguarda l’obbligo del versamento iniziale del capitale sociale, ti devo dire che non esiste l’obbligo di avere un capitale sociale minimo pari ad euro 10.000 nell’ipotesi in cui tu decida di costituire una S.r.l.s. (società a responsabilità limitata semplificata).

Tuttavia, ti ricordo che la S.r.l.s. può essere costituita con un capitale sociale che va da un minimo di 1 euro ad un massimo di 9.999 euro.

Il mio consiglio è comunque di versare inizialmente il 25% del capitale sociale minimo di euro 10.000 e poi versare entro 1 anno la parte residuale pari ad euro 7.500.

Lo sai perché ti consiglio comunque di costituire un capitale sociale minimo nella tua S.r.l.?

Perché è importante che la tua S.r.l. sia capitalizzata sin dalla costituzione e anche successivamente durante la gestione aziendale.

Perché? Il capitale sociale sottoscritto e versato della S.r.l. rappresenta una garanzia patrimoniale data a tutti i soggetti terzi che entrano in contatto con la tua società.

Per farti capire ciò, ti faccio questo esempio.

Supponiamo che tu abbia bisogno di soldi per sviluppare il tuo progetto imprenditoriale.

È più facile ottenere dei finanziamenti dalla tua banca se ti presenti con un capitale sociale minimo della tua S.r.l. sottoscritto e completamente versamento.

Lo sai perché?

La tua banca valuta anche quanto capitale proprio tu hai già versato o ti impegni a versare per la tua azienda.

In sostanza, la banca vuole vedere che anche tu ci credi nel tuo progetto imprenditoriale con dei tuoi soldi e non solo utilizzando i suoi soldi.

È’ completamente sbagliato partire con una struttura finanziaria della tua azienda completamente dipendente dalla banca.

Rischi seriamente di diventare completamente schiavo della tua banca e di entrare nel tunnel di una pericolosa crisi finanziaria (a tal proposito, ti invito a leggere questo articolo del mio post: “Come capire se la tua azienda è in crisi”).   

Il tuo capitale proprio versato in azienda non solo nella fase di costituzione della tua S.r.l. ma anche successivamente durante la gestione aziendale, rappresenta un’importante garanzia per la tua banca e tutti gli altri soggetti terzi che entrano in contatto con la tua azienda (fornitori, clienti, ecc.).

Con la ditta individuale, risparmi anche nei costi di gestione della tua azienda per il rispetto degli adempimenti contabili e fiscali.

Generalmente, le piccole imprese italiane si affidano completamente al commercialista per la tenuta della contabilità, la presentazione dei bilanci, la presentazione della dichiarazione dei redditi, ecc.

Nell’ipotesi che tu avessi una ditta individuale, quanto ti costa un commercialista per il rispetto di tutti questi adempimenti?

Ti rispondo subito: mediamente da euro 1.200 ad euro 1.500 per una ditta individuale.

Nell’ipotesi che tu invece avessi una S.r.l., quanto ti costa il commercialista per la gestione contabile e fiscale? Ti costa di più: mediamente da 3.000 euro a 3.500 euro ed anche di più.

ATTENZIONE!!!

  

SE ACCUMULI DEI DEBITI,  COSA SUCCEDE SE SEI UNA DITTA INDIVIDUALE OPPURE UNA S.R.L.?

Ti spiego che cosa succede nel caso in cui tu accumuli dei debiti aziendali.

Intanto voglio chiarirti che per debiti aziendali intendo i debiti che tu hai acceso come titolare della tua azienda nei rapporti ad esempio con fornitori, banche, Agenzia Entrate Riscossione (ex Equitalia), ecc.

Mentre gestisci la tua azienda, è normale che tu possa avere dei debiti aziendali.

Solamente chi non ha un’azienda o ha un’azienda ferma “scatola vuota”, sicuramente può trovarsi nelle condizioni di non aver acceso nessun debito aziendale.

È però importante che l’importo accumulato dei debiti aziendali sia un importo che tu riesca ancora a pagare con la cassa generata in azienda.

Altrimenti, sai che cosa succede’

La tua azienda entra nel tunnel pericoloso di una crisi finanziaria.

Nel caso in cu tu sia in crisi, non ti sei mai chiesto che cosa succede nell’ipotesi in cui il tuo business sia intestato ad una ditta individuale oppure ad esempio ad una S.r.l. di cui tu sei socio amministratore?

Ecco la risposta.

Se sei titolare di una ditta individuale e sei in crisi perché hai accumulato tanti debiti aziendali, i creditori aziendali possono aggredire non solo il patrimonio dell’azienda ma anche il tuo patrimonio personale (ad es. possono portarti via l’immobile residenziale, la tua auto personale, ecc.).

Se non paghi qualcosa, a rischiare sei anche tu personalmente con il tuo patrimonio personale poiché in questo caso hai una responsabilità illimitata.

In sostanza, i creditori della tua ditta individuale possono aggredire sia i beni di proprietà della ditta individuale (ad es. capannone intestato alla ditta individuale), sia i tuoi beni personali (ad es. la tua casa in cui abiti) per soddisfare le loro pretese creditorie.

Nel caso invece in cui tu sia socio amministratore di una S.r.l. in crisi, i creditori aziendali possono aggredire solamente i beni della società.

In questo caso specifico, non rispondi con i tuoi beni appartenenti al tuo patrimonio personale poiché esiste una separazione patrimoniale giuridica tra il tuo patrimonio personale ed il patrimonio della società.  

Tu risponderai esclusivamente con il patrimonio della società per i debiti aziendali accumulati.

In altre parole, la responsabilità come socio amministratore di una S.r.l. si trasforma da responsabilità illimitata in una responsabilità limitata.

Capisci ora l’importanza di valutare anche questi fondamentali aspetti giuridici riferiti alla tua responsabilità, nell’ipotesi fondata in cui accumulassi dei debiti aziendali da rimborsare?  

Mi accorgo che molti dei piccoli imprenditori che conosco, non prendano in considerazione questo importante aspetto giuridico.

Lo sai perché?

Molte volte i piccoli imprenditori pensano erroneamente che tutto si sistemerà anche in una situazione di crisi.

Così facendo, continuano ad accumulare debiti che poi con il passare del tempo rischiano di diventare molto pericolosi soprattutto per il titolare di una ditta individuale!  

TI RICORDO!!!

 

PER ABBATTERE LE TASSE LEGALMENTE, TI CONVIENE DI PIU’ AVERE UNA DITTA INDIVIDUALE O UNA S.R.L.?

Per poter abbattere le tasse legalmente, puoi utilizzare degli importanti strumenti di pianificazione fiscale che ti consentono di ottenere un risparmio nel pagamento delle imposte.

Uno degli strumenti importanti di risparmio generale delle imposte è rappresentato dalla possibilità di sottrarre i costi dai ricavi aziendali per calcolare il reddito imponibile sul quale devono calcolate le imposte e le tasse.

Ma tutti i costi possono essere sottratti o “scaricati” fiscalmente dai ricavi aziendali?

No. Il principio fiscale è che possono essere sottratti o “scaricati” dai ricavi solamente i costi inerenti all’esercizio dell’attività d’impresa.  

Ma che cosa significa che i costi devono essere inerenti all’esercizio dell’attività d’impresa?

Significa che si deve trattare di costi connessi ai ricavi oppure di costi connessi all’attività che produce ricavi.

Per farti capire bene la differenza, ti faccio questi 2 esempi.

Se tu paghi un agente di commercio per andare a vendere il tuo prodotto, sicuramente il costo è “scaricabile” o deducibile perché è connesso alle vendite che ti procura.

Immagina ora di pagare il commercialista che ti fa la dichiarazione dei redditi per la tua società.

Il commercialista mica ti procura dei ricavi.

Anzi, ti toglie del tempo che potresti utilizzare per seguire i clienti che hai già o per cercare nuovi clienti.

Tuttavia, anche in questo secondo caso, ti “scarichi” anche il costo del commercialista, poiché questo costo è connesso alla tua attività aziendale che produce i ricavi.

Ma come facciamo a determinare il concetto di attività aziendale per poter essere sicuri di poter “scaricare” i relativi costi aziendali?

Uno dei criteri più utilizzati è riferito all’oggetto sociale dell’azienda.

In sostanza, puoi più facilmente “scaricare” fiscalmente dei costi se sono riferiti all’esercizio di un’attività aziendale prevista nell’oggetto sociale.

Che cos’è l’oggetto sociale?

È il programma economico dell’azienda e descrive tutte le attività che l’azienda può compiere durante la sua esistenza.

Dove viene evidenziato l’oggetto sociale?

Nello statuto sociale della S.r.l. in sede di costituzione presso il notaio.

Ti conviene che il tuo statuto sociale abbia un oggetto sociale molto ampio.

Che cosa voglio dire? Che il tuo oggetto sociale non comprenda solamente l’attività che stai svolgendo in questo momento, ma anche tutte le attività che potrai esercitare in futuro.

Ad esempio nello statuto della tua S.r.l. puoi avere un oggetto sociale che preveda la tua attività attuale di consulenza in marketing, ma potresti anche inserire un’attività futura da svolgere (ad es. franchising).

L’attività indicata nell’oggetto sociale sicuramente aiuta a provare l’inerenza dei costi da “scaricare”, ma certamente da sola non aiuta a provare l’inerenza dei costi.

Ricordati sempre che la verifica sull’inerenza dei costi, sarà valutata dal Fisco sulla base dell’attività effettivamente svolta ma anche sulla base delle attività che stai realmente pianificando in futuro.

Voglio farti ora un esempio concreto.

Supponiamo che tu abbia una profumeria che commercializza i profumi e che ti metti in testa di voler iniziare un’attività di produzione di una propria linea di profumi con un tuo marchio aziendale.

In questo caso, potrai scaricarti non solo i costi che sostieni per commercializzare i profumi (ad es. costo dell’affitto del negozio, costo dei commessi di vendita, ecc.), ma anche i costi di ricerca e sviluppo sostenuti per produrre i profumi con il tuo marchio aziendale.  

Nell’ambito invece di una ditta individuale, è più difficile scaricare fiscalmente i costi poiché non hai un oggetto sociale evidenziato nello statuto sociale che comprenda le attività aziendali esercitate attualmente e le attività potenziali da esercitare in futuro.

La ditta individuale identifica l’attività aziendale esercitata esclusivamente con il codice Istat Ateco attività aziendali.

Quindi generalmente, con la ditta individuale puoi “scaricare” solamente i costi correlati esattamente ad un preciso ed unico codice Istat attività aziendale.

Per farti capire bene questo concetto, ti voglio fare ora questo esempio.

Supponiamo che tu abbia ottenuto un fatturato pari a 100 nel corso di un anno e abbia sostenuto dei costi per 60.

Se tu sei una ditta individuale, avrai un reddito su cui calcolare le imposte pari a 40 (dato dalla differenza tra 100 meno 60).

Se invece tu sei una S.r.l., potresti dedurti o “scaricarti” più costi (ad es. costi 80) perché puoi più facilmente dimostrare che hai dei costi inerenti all’esercizio della tua attività aziendale e perché hai dei costi che puoi considerare nel conto economico e scaricarli solamente se hai una S.r.l.  

Quali sono i costi che puoi scaricarli solamente se hai una S.r.l.?

 Essi sono:

  • compenso amministratore;
  • rimborso chilometrico;
  • rimborso forfettario;
  • trattamento di fine mandato per amministratore;
  • costo per utilizzo di marchi e royalties;
  • costi di formazione per i dipendenti, i soci lavori, i soci amministratori.

Se usati correttamente, questi costi che ti ho appena elencato diventano degli eccezionali strumenti di pianificazione fiscale per abbattere le tasse in modo legale.

Addirittura con la S.r.l. puoi anche abbattere notevolmente il costo dei contributi previdenziali Inps artigiani e commercianti in specifici casi.

Ciò invece non lo puoi sicuramente fare se eserciti il tuo business con una ditta individuale.

Nei prossimi articoli del mio blog, ti illustrerò in modo dettagliato come utilizzare in modo corretto ognuno dei costi precedentemente elencati scaricabili solamente se hai una S.r.l.

Ti evidenzio ora un altro importante vantaggio fiscale che ti può abbattere notevolmente la tassazione in modo legale.

Ti ricordo che se tu hai una ditta individuale, il tuo reddito diventa tassabile applicando l’aliquota IRPEF che cresce dal 23% al 43% in base allo scaglione di reddito.

Con questo criterio, se il tuo reddito crescerà, rischi di pagare come titolare di una ditta individuale molte tasse poiché l’aliquota Irpef aumenterà notevolmente.

Se invece hai una S.r.l., aumentando il reddito, ti sarà sempre applicata l’aliquota unica a titolo di IRES pari al 24%.

Ciò significa che con la tua S.r.l., tu non avrai più paura di dichiarare redditi troppo alti per non finire in uno scaglione di reddito “scomodo” perché sei costretto ad applicare un’aliquota Irpef elevata.

Pagherai invece con la tua S.r.l. un’unica aliquota vantaggiosa del 24% a titolo di IRES, indipendentemente dal fatto che il tuo reddito sia aumentato.

CONCLUSIONI

Dopo tutte le considerazioni effettuate in precedenza sul fatto che sia più conveniente o meno costituire e gestire il tuo business sotto forma di ditta individuale oppure come S.r.l.,

 TI RICORDO!!!

 
 

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